I dati raccolti nelle città
campione nel primo mese indicano, rispetto al corrispondente periodo del
1999, una diminuzione del 16%, sia al nord che al sud, del tasso di
mortalità per conducenti e passeggeri di autovetture, mentre al centro
tale diminuzione raggiunge il 50%.
Una riduzione così notevole nel centro-italia corrisponde a tutti gli
studi sulla prevedibile diminuzione della mortalità a seguito di un
maggior uso della cintura; il beneficio, inferiore nel nord, può spiegarsi
con la precedente maggiore diffusione dell'uso della cintura.
I risultati insoddisfacenti del sud (dove la cintura era utilizzata da
un'esigua minoranza) fanno sospettare (come accennavamo a proposito
dell’obbligo del casco per gli automobilisti), invece, che i controlli
siano ancora insufficienti e che ben poco sia cambiato rispetto a prima.
Occorre comunque lavorare ancora intensamente, sia per quanto riguarda i
traumi cranici (casco) sia per quanto riguarda le cinture, per la
riduzione della mortalità e della lesività da incidente stradale.
A tal proposito, la SOC.I.TRA.S. ricorda che nel 1998 (ultimi dati
ISTAT-ACI disponibili) sono stati 626 i morti e più di 50.000 i feriti tra
conducenti e passeggeri (illegali) di ciclomotori; l'uso continuo e senza
eccezioni del casco farebbe diminuire di almeno la metà i morti e di
almeno 1.000 casi l'anno le paralisi di arti, diminuendo anche la gravità
di tutte le lesioni alla testa ed al volto.
L'uso della cintura, in qualunque occasione, ridurrebbe ogni anno di
almeno 800 persone il numero di morti tra conducenti e passeggeri di
autovetture e di almeno 10.000 i feriti, con una consistente diminuzione
della gravità delle lesioni in tutti gli altri casi.
Senza contare poi, sebbene possa risultare prosaico in termini di vite
umane, che non verrebbe meno neppure l’esigenza contingente di risparmio,
in termini di "costi sociali", aggirandosi quest’ultima, in condizioni
ottimali, in almeno 3.500 miliardi annui.
Recenti studi hanno confermato infine i dati statistici di cui sopra, più
o meno con le oscillazioni a seconda dell’area geografica di riferimento
ivi menzionate.
L’ideale conclusione è che molto è stato fatto per migliorare questo
gravissimo problema ma molto altro dovrà essere ancora fatto, e non solo
dalla Legge o dal Governo; l’uso indispensabile del casco e delle cinture
di sicurezza non deve costituire semplicemente un deterrente contro le
sanzioni ed il timore della decurtazione dei punti sulla patente di guida!
Tali obblighi devono, in tutta coscienza, educarci alla guida in sicurezza
e all’amore ed al rispetto per la nostra vita, oltre che per quella degli
altri.
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